mercoledì 17 maggio 2017


...QUANTI ANNI ORMAI?...

"Ci sono situazioni e persone ed oggetti e istanti e luoghi che stimolano e, meglio ancora, inducono con un processo ineluttabile emozioni e sentimenti e coscienza e consapevolezza e tutta la nostra personale interiorità, compresa l'ombra e i mostri che ci abitano, ad uscire allo scoperto, a manifestarsi in modi e forme fino a quel momento nemmeno immaginati oppure riemergenti dalle profondità dell'anima con identità e modalità nuove o già ampiamente note.
Ognuno di noi credo abbia provato e provi questa esperienza che spesso viviamo senza consapevolezza, fino a percepire un senso vago e indefinibile di nostalgia, come di ricordo sfumato di un prima radioso di luce e di calore oppure di tenebra.
Non ti ho mai davvero conosciuta nel profondo, solo gli occasionali incontri in città, anche per qualche occasione di ricorrenza e sempre in mezzo a tanta gente che faceva da sfondo al palcoscenico della tua presenza, lieve ed imponente allo stesso tempo, silenziosa e scoppiettante nel tuo ridere quasi fanciullesco di donna sul limitare della maturità che sempre ha finestre aperte sul passato di bambina e , prima ancora, giovane ragazza che ricordo come si ricorda qualcosa e qualcuno che fa parte del tuo stesso cammino senza esserne presenza se non su piani altri a cui troppo sporadicamente e spesso con malcelata retorica ci riferiamo e ci rivolgiamo.
Sono trascorsi così... quanti anni ormai? ...da quando eri frequenza di un quotidiano allora per me superficiale e quasi assente ma che costitutiva la premessa per il me che sono, come per il te che sei in questa tua luce e sensualità che richiama il tempo dell'abbondanza e della fertilità della terra dell'origine.
Se dovessi immaginare il naufragio della resistenza ai miei modelli estetici e mentali, vorrei che fosse tra la tue braccia e poter essere terminale delle tue mani, accarezzato come dalla brezza di una primavera che rinvigorisce e stimola futuro quando invece è il passato e il suo fluire ad avere inciso e incidere con rughe e fatiche e ricordi e presenze che si rincorrono e si ripropongono sotto diverse forme, similmente ad un caleidoscopio.
Diciamo sempre che il passato è alle nostre spalle.
Credo invece che il passato sia davanti ai nostri occhi. Infatti lo vediamo benissimo ed anzi ci si propone anche senza che volontariamente vi posiamo lo sguardo.
E' il futuro alle nostre spalle. Non lo conosciamo, non lo vediamo se non nella nostra immaginazione che spesso non corrisponde e ancor più raramente coincide nel suo divenire.
Questa è la ragione per cui sostengo che ogni tanto - o poco, vedi tu - sarebbe bene fermarsi e voltarsi e cercare di fermare lo sguardo e il tempo anche, e cercare di ri-conoscere qualcosa, qualcuno. E poi rallentare il passo. E , anziché fuggire dal futuro, lasciare che ci raggiunga e sperimentare la realtà di un nuovo che avanza piuttosto che rincorrere illusioni e sogni legati indissolubilmente ad un passato che ormai non c'è più e mai ritornerà, semplicemente perché tutto passa e si trasforma. Finisce, non muore, si trasforma.
Perché, mia cara amica, la vita che viene è dentro a questo futuro ed è piacevole e talvolta esaltante sia conoscerne appena un poco le sembianze e sia lasciare che ci prenda all'improvviso, inaspettata e sorprendente, come solo il mistero può essere e sa essere.
Leggerai un giorno queste poche righe, tra le mie carte o tra le pagine di un libro senza pretese che ti capiterà per le mani, non casualmente, come sai, come hai finalmente imparato a sapere.
Non fu un caso che ci conoscessimo così...quanti anni ormai?...
Non fu un caso,ora anche tu lo sai.
E, come saluto, lascia che ti ringrazi, non fosse che solo per la tua inconsapevole e stimolante presenza nel mio sentire che anche a motivo del tuo esserci si fa strada e chiede spazi su cui dilatarsi e scomporsi in miliardi e miliardi di particelle che si ricomporranno in un tempo non lontano.
Mi sono appena voltato e l'ho visto bene quel tempo.
E rallento, per non avere il fiato grosso quando arriverà.
Continuiamo a tenerci in contatto, adorabile e silenziosa essenza."

da " Racconti"


https://youtu.be/13RdQM0cGN8



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