sabato 11 agosto 2018



ANIME GEMELLE



Chiamami come vuoi.
Il nome non ce lo diamo noi, noi non ci chiamiamo.
Gli altri ci chiamano, per convenzione.
Ma tu chiamami pure come vuoi.
Chiamami anche con il mio nome o con un nome di tua fantasia.
Se vuoi, chiamami stella o amore o gioia mia.
Chiamami tesoro o luce dei miei occhi o meraviglia.
Chiamami in qualunque modo, secondo come mi vedi e come mi senti.
E come vedi e senti te stessa, in quell'istante preciso, in ogni luogo e in tutti i luoghi in cui ci apprestiamo a sperimentare il nostro incontro di anime.
Solo a te concedo di chiamarmi come vuoi.
Perché il mio nome con te non ha senso, non ha ragione di essere.
Perché qualsiasi nome, con te, sarebbe riconducibile alla semplice nostra condizione umana piuttosto che alla nostra vera natura.
Nella quale ci rituffiamo liberi, quando tu e io insieme viviamo.
E allora, se preferisci, non pronunciare il mio nome né altro che non siano quelle vibrazioni con le quali sei approdata sulla sponda di questo mare e che da molto lontano - e in un tempo lontano - ho percepito appena in risonanza fino a trovarti dopo secoli di spasmodica ricerca.
Perché tu e io siamo già oltre, seppure ancora in questa dimensione.
Perché qui o altrove, in qualsiasi altra dimensione, tu e io saremmo già comunque oltre.
Chiamami pure come vuoi.
Io non ti chiamo più ormai.
Non ce ne è più bisogno.
Sono tornato ad essere "uno" con te.
Nel silenzio e nella quiete del sempre o del mai.
Del tutto o del nulla.





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